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Bonus casa - Tutti gli sconti per i lavori

06 lug 2013

Rientrano a pieno titolo tra le spese sul risparmio energetico, agevolabili al 65% fino al 31 dicembre 2013, gli interventi di «sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia» e di «sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria». Attenzione, però: l'estensione del bonus a questi beni si inserisce nella conversione in legge del decreto 63/2013, già in vigore dallo scorso 6 giugno. La modifica sarà quindi operativa solo dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. L'agevolazione è del 55% per i pagamenti effettuati fino al 30 giugno 2013 e sarà del 65% per i bonifici effettuati dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e fino al 31 dicembre 2013. Risparmio energetico Per gli altri interventi sul risparmio energetico, agevolati al 55-65%, non vi sono modifiche al testo approvato dal Governo, ed è confermata la proroga al 31 dicembre 2013 della detrazione Irpef ed Ires, aumentandone la misura dal 55% al 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013. Recupero edilizio È confermata anche la proroga al 31 dicembre 2013 della maxi-detrazione del 50% (con limite di spesa di 96mila euro), rispetto alla misura a regime del 36% (con limite di 48mila euro), per gli interventi sul recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo). Relativamente alle misure antisismiche, ora detraibili al 36-50%, è stata inserita la possibilità di ricomprenderle nella riforma degli "incentivi selettivi di carattere strutturale". Mobili ed elettrodomestici Il Senato ha esteso ai «grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica» la detrazione Irpef del 50% per l'acquisto dei mobili, «finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione». Il limite di spesa di 10mila euro dovrà quindi bastare sia per i mobili sia per gli elettrodomestici. L'articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013 è in vigore dal 6 giugno e tutte le modifiche durante la sua conversione in legge non avranno efficacia retroattiva. D'obbligo il bonifico Proprio ieri, l'agenzia delle Entrate ha comunicato la condizione per ottenere il bonus mobili, da applicare anche ai grandi elettrodomestici. In particolare, i pagamenti devono essere effettuati con «bonifici bancari o postali con le medesime modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati». Quindi, nei bonifici dovranno essere indicati «la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati» (articolo 16-bis, Tuir), «il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato». Si tratta di una condizione non prevista dall'articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013, che dopo 28 giorni dall'entrata in vigore del bonus mobili, piazza chi ha pagato fino a ieri con assegno, bancomat, carta di credito o in contanti (fino a 999,99 euro). Va detto che anche se questo metodo di pagamento può essere giustificato (anche normativamente) per le ristrutturazioni edilizie o per gli interventi sul risparmio energetico (dove i pagamenti avvengono online o agli sportelli bancari o postali, durante o alla fine dei lavori), il bonifico non è molto agevole per l'acquisto dei mobili, magari con montaggio fai da te, dove si paga spesso alle casse. Normalmente, viene richiesto il pagamento immediato anche per l'acquisto dei grandi elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, eccetera). Preoccupa, poi, la frase di chiusura del comunicato delle Entrate, con la quale viene detto che «con successive comunicazioni saranno forniti ulteriori chiarimenti sull'applicazione dell'agevolazione». Si auspica che non vengano posti ulteriori paletti rispetto al testo normativo, e se ciò dovesse accadere si spera che avvenga nel più breve tempo possibile, considerando che l'agevolazione potrebbe scadere a fine anno. Proprio sul termine del bonus, ad esempio, sarebbe interessante l'opinione dell'Agenzia (comunque, non vincolante), considerando che la norma non prevede alcuna scadenza. Ma ancora più urgente è capire in quale periodo si debba fruire della detrazione del 36-50% per poter poi accedere a quella per i mobili e gli elettrodomestici, dato che la norma non fornisce alcuna indicazione. Fonte: Il Sole 24 Ore Per maggiori informazioni contattaci, sarà Nostra premura rispondere il prima possibile.

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