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Zone franche - «Count down» per il bando

15 lug 2013

L'accesso alle agevolazioni fiscali e contributive a favore delle imprese situate nelle zone franche urbane avverrà tramite un bando del ministero dello Sviluppo economico. Questa l'indicazione contenuta nel decreto ministeriale 10 aprile 2013 pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 161 dell'11 luglio. In base a quanto previsto dal Dl 179/2012 ("decreto sviluppo bis"), il decreto ministeriale stabilisce condizioni, limiti, modalità e termini di decorrenza delle agevolazioni per le aziende delle Zone franche urbane delle regioni dell'obiettivo «Convergenza», ossia Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nonché per i comuni della provincia di Carbonia-Iglesias. I benefici previsti dal provvedimento consistono nell'esenzione dalle imposte sui redditi, dall'imposta regionale sulle attività produttive, dall'Imu, e dal versare i contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente per i contratti a tempo indeterminato o per quelli a termine di durata non inferiore a dodici mesi. Per quanto riguarda i contributi per i dipendenti e l'esenzione dalle imposte sui redditi è previsto un meccanismo che comporta l'esenzione totale per i primi cinque anni, del 60% per i successivi cinque anni, del 40% per l'undicesimo e il dodicesimo anno e del 20% per altri due anni. Il reddito è agevolabile nel tetto massimo di 100mila euro. Per l'Irap, invece viene esentato il valore della produzione netta nel limite di 300mila euro per i primi cinque periodi di imposta, mentre per l'Imu il beneficio si applica nei primi quattro anni successivi all'accoglimento della richiesta. Per fruire delle agevolazioni il decreto ministeriale stabilisce che le imprese in possesso dei requisiti previsti dovranno presentare richiesta al Mise in base a quanto previsto da apposito bando che verrà predisposto dal ministero stesso, indicando l'importo totale delle agevolazioni richieste. Il bando, che dovrà contenere il modello per la richiesta e fornire indicazioni su tempi e modalità di presentazione, potrà riguardare una o più zona franca urbana «sulla base di una programmazione che tenga conto dell'esigenza di una ordinata gestione dell'intervento» e dovrà essere adottato anche sulla base delle indicazioni fornite dalla regione interessata. Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e tributi Per maggiori informazioni contattaci, sarà Nostra premura rispondere il prima possibile.

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