Incentivi - Il tasso agevolato può scendere fino allo 0,8%
Il tasso agevolato potrà scendere fino allo 0,8 per cento. Il decreto dello Sviluppo economico spiega nel dettaglio le condizioni di agevolazione: il finanziamento può avere una durata massima di 8 anni, oltre un possibile periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni dalla data del decreto di concessione. Il rimborso dovrà avvenire secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti. Il dm spiega che il tasso agevolato è pari al 20% del tasso di riferimento, in vigore alla data di concessione delle agevolazioni, fissato sulla base di quello stabilito dalla Commissione europea. E comunque, come detto, il tasso non potrà inferiore allo 0,8 per cento. Le agevolazioni non saranno cumulabili con altre incentivi per le stesse spese, inclusi quelli in regime "de minimis". Solo per gli organismi di ricerca, i benefici possono essere concessi, su richiesta, nella forma del contributo diretto, per una percentuale delle spese ammissibili pari al 25 per cento. Criteri di valutazione Le domande arriveranno alla fase istruttoria (per la quale sarà selezionato un soggetto gestore) solo se i dati dell'ultimo bilancio dimostreranno la capacità di rimborsare il finanziamento. Dopo questo primo filtro, si valuteranno, tramite punteggi, le caratteristiche del soggetto proponente e la fattibilità tecnica del progetto; la sostenibilità economico-finanziaria (ad esempio il rapporto tra mezzi propri e passivo); la qualità tecnica (rilevanza e originalità dei risultati attesi eccetera); l'impatto del progetto nel settore di riferimento. Spese ammissibili Vengono individuate cinque categorie di spese ammissibili. Si parte con il personale dipendente, o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione, oppure – nel caso di tecnici e ricercatori – anche titolare di assegno di ricerca. Escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali. Sono ammissibili anche gli strumenti e le attrezzature produttive; i servizi di consulenza, ad esempio per ottenere brevetti; i materiali utilizzati e le spese generali derivanti direttamente dal progetto di ricerca, calcolate sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e quello delle spese per il personale. I tempi Il soggetto gestore, che dovrà essere individuato tramite gara, comunicherà al ministero i risultati delle istruttorie entro 90 giorni dalla ricezione delle domande. A quel punto, in caso di esito positivo, lo Sviluppo economico dovrà adottare entro altri 30 giorni il decreto di concessione, in cui dovranno essere specificati il piano degli investimenti, le spese ammissibili, l'ammontare delle agevolazioni concedibili, gli impegni a carico dell'impresa beneficiaria. Quanto alle erogazioni, dovranno avvenire in un massimo di 5 tranche. Solo per le Pmi, la prima erogazione può arrivare come anticipo nel limite del 25%, ma sarà necessario presentare fideiussione bancaria o polizza assicurativa oppure avvalersi di un apposito strumento di garanzia del ministero, al quale contribuire in quota parte. Le erogazioni scatteranno entro 60 giorni dalla ricezione dello stato di avanzamento (Sal), fatta eccezione per il 10% del totale, che arriverà a saldo (entro 6 mesi). Spetterà al ministero, e a non al soggetto gestore, effettuare accertamenti sull'effettiva realizzazione di ciascun progetto, pena la revoca delle agevolazioni. Fonte: Il Sole 24 Ore Per maggiori informazioni contattaci, sarà Nostra premura rispondere il prima possibile. [divider_line type="divider_line" el_position="first"] [rev_slider_vc alias="Newsletter" el_position="last"]
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