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Credito agevolato - Prosegue l'altalena del tasso

06 dic 2013

Nuova inversione di tendenza a dicembre nell'evoluzione dei valori del tasso di riferimento per il credito agevolato ad industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale); prosegue pertanto l'andamento altalenante mantenuto dal parametro negli ultimi periodi, la cui misura in vigore dal primo del mese si fissa sul valore di 4,23% con una diminuzione dello 0,30%, rispetto al valore di 4,53% in vigore a novembre. La presente variazione, di intensità piuttosto marcata, oltre ad annullare gli effetti dell'incremento intervenuto lo scorso mese, riporta il valore dell'indicatore sugli stessi livelli dello scorso mese di giugno. Considerando l'andamento su base annua del parametro, lo stesso risulta diminuito dello 0,65% rispetto al valore iniziale di gennaio (4,88 per cento). Non si segnalano mutamenti del tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per concessione di incentivi a favore delle imprese, dopo l'ultima avvenuta con decorrenza dal 1° giugno scorso che ha fissato i valori dell'indicatore all'attuale 1,56%, con un decremento del 0,10%. Di conseguenza fanno segnalare una generalizzata stabilità anche tutti i tassi agevolati direttamente collegati a questo indicatore, tra i quali quelli dei parametri per la legge 1329/65 Sabatini e 598/94. Si registra una diminuzione per il tasso di sconto comunitario dopo un periodo di stabilità che perdurava dall'8 maggio 2013, la Bce ha infatti variato dello 0,25% il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema, con validità a partire dall'operazione con regolamento 13 novembre 2013, fissando il valore del parametro allo 0,25% rispetto alla precedente misura dello 0,50 per cento. Un decremento di notevole intensità – se paragonato alle variazioni che hanno caratterizzato la prima parte dell'anno – si segnala nell'evoluzione dei valori dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici. Il dato per ottobre 2013 del Rendistato si fissa infatti al 3,261% con una variazione in diminuzione pari allo 0,296%, rispetto al valore di 3,557% di settembre. Rammentiamo che all'andamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto l'anno. Fonte: Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi Per maggiori informazioni contattaci, sarà Nostra premura rispondere il prima possibile. [divider_line type="divider_line" el_position="first"] [rev_slider_vc alias="Newsletter" el_position="last"]

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