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Efficienza energetica - Piano da 800 milioni a imprese e Pa

10 apr 2014

Il governo mette sul piatto 800 milioni da qui al 2020 per tentare di iniettare dosi massicce di efficienza energetica nelle Pa e nelle imprese. Palazzo Chigi ha licenziato in via preliminare un Dlgs che attua la direttiva Ue 27/2012 mettendo in pista una serie di misure che puntano a dare corpo all'obiettivo europeo previsto anche dalla Sen (la Strategia energetica nazionale) di riduzione dei consumi del 20% entro il 2020. Per le Pa centrali (escluse quindi università, scuole e ospedali) sono previsti contributi a fondo perduto per 355 milioni destinati all'efficienza degli immobili con l'obiettivo di riqualificare il 3% annuo della superficie: da questo obbligo sono esclusi gli edifici di superficie inferiori a 500 mq (limite che dal 9 luglio 2015 scenderà a 250 mq), quelli vincolati e i luoghi di culto. Il mancato raggiungimento degli obiettivi farà scattare procedure di infrazione da parte di Bruxelles. Sarà compito dell'Enea monitorare, ogni anno, i dati sui consumi della Pa con un portale web dedicato. Per le imprese il percorso verso i risparmi si concretizzerà nell'obbligo per le grandi aziende e per gli energivori di adottare un audit energetico entro il 5 dicembre 2015 e poi ogni 4 anni (sarà esentato chi segue già sistemi di gestione Iso 50001 o En Iso 14000). A monitorare il rispetto dell'adempimento sarà un registro telematico presso l'Enea. Per le Pmi non ci sarà invece nessun obbligo, ma saranno incoraggiate a seguire la strada dell'efficientamento grazie a cofinanziamenti per 70 milioni. L'obiettivo è raggiungere almeno 10mila Pmi all'anno con un contributo del 50% (25% a carico dello Stato e un altro 25% delle Regioni) sul costo dell'audit (in media 3-4mila euro) e dei relativi interventi che porteranno ai risparmi energetici. Altri 350 milioni di euro, poi, sono previsti nel Fondo rotativo del Mise riservato, invece, al sostengo di progetti per l'efficientamento di edifici residenziali (compresa l'edilizia popolare), realizzati da Esco e imprese. Particolari condizioni nei finanziamenti e specifiche premialità potranno essere previste per la costruzione di nuovi edifici a energia quasi zero o nel caso in cui le riqualificazioni prevedano anche la messa in sicurezza antisismica: questi standard saranno definiti da Sviluppo economico e Ambiente con provvedimenti successivi. Infine 7 milioni saranno spesi per iniziative di formazione e informazione. «Un'economia più efficiente sotto il profilo energetico è la chiave di volta per rilanciare la crescita economica e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro», ha spiegato ieri il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Per il ministro dell'Ambiente Galletti gli 800 milioni di dote possono costituire un volano per lo sviluppo perché innescheranno «lavoro e quindi sviluppo sia nel pubblico che nel privato nell'ambito della Green economy». Fonte: Il Sole 24 Ore

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